Gli interessava solo che la sua preda fosse rara, e più rara era, più grande era la soddisfazione nell'ucciderla. Soprattutto gli sembrava eccitante uccidere un animale a cui nessun altro aveva mai dato la caccia. Ricordava di avere letto da bambino un libro sugli ultimi lupi di Inghilterra, che riportava le date della morte degli ultimi esemplari, e dove e da chi erano stati uccisi. Per il cacciatore, conquistare una fama del genere era il massimo: uccidere l'ultimissimo lupo.
Ben ha dieci anni quando, nei pressi della sua fattoria, con la sua carabina ad aria compressa sta cercando di colpire una nutria. Un uomo a passeggio con la sua cagnolina lo vede, e gli fornisce alcuni consigli utili, insegnandogli come si mira e si imbraccia correttamente il fucile; inoltre è un chiacchierone e intavola una discussione con Ben sugli animali più difficili da cacciare e quindi di maggior prestigio. Ben si lascia conquistare dal fascino di questa persona che sembra avere molta competenza riguardo alla caccia, e a proposito di animali prestigiosi e rari Ben dice di averne visti pure lui, vicino alla sua fattoria. Dei bellissimi esemplari di lupo, che a volte, con la luna piena, si possono vedere sulla collina o sentire ululare dal bosco. L'uomo è stupefatto, sa benissimo che i lupi in Inghilterra sono stati sterminati alcuni secoli prima. Ma se il ragazzo ha visto giusto, qualche esemplare è ancora in libertà? Ben, ingenuamente, ha riacceso la sete di sangue del più sanguinario cacciatore di Inghilterra, e da quel momento l'inseguimento ha inizio, senza regole e senza pietà.