E se un giorno decidessimo che fare a fettine frutta e verdura, produrre marmellate, sughi, minestroni, cuocere melanzane e zucchine, servire in tavola insalate e macedonie, fossero abominevoli atti di crudeltà contro esseri viventi? Che il sugo di pomodoro o delle fragole fosse il loro sangue, e noi orribili assassini? Bisognerebbe cambiare radicalmente abitudini alimentari, e magari iniziare a nutrirci solo di pillole e integratori che non hanno contribuito in alcun modo al dolore delle piante.

É la normalità del mondo in cui vive William, che nemmeno riesce a sopportare la vista di una pera ferita o di una pesca ammaccata. Suo nonno Omero però sembra nascondere segreti, e oggetti ripugnanti come vecchie pentole e addirittura libri sadici come i ricettari, proibitissimi dai Dodici, che regolano la vita di tutti, gestiscono il tempio della Grande Pesca e i funerali rituali dei frutti defunti, tenendo sotto controllo la popolazione.
Finché un giorno, dopo una serie di fatti molto inquietanti e l'arrivo di Uomini Blu che rapiscono alcune persone, Omero capisce che è urgente non solo che William e i suoi amici sappiano come si viveva fino a pochi anni prima, ma che si diano alla fuga armati solo di una vecchia mappa rosicchiata dai topi e quasi illeggibile, e di un barattolo di frutta secca.