Il grattacielo

Edizioni Primavera, 2021
Noi siamo una squadra, gli inquilini del grattacielo.
Il nostro grattacielo è vecchio, grigio e un po' sgangherato.
Ha tanti piani.
Ci stanno tanti appartamenti.
E negli appartamenti tanti inquilini.
E tanti bambini.
Quindi noi bambini non ci annoiamo mai.
E nel grattacielo c'è tutto quel che si possa immaginare. Persone, cibo, ogni genere di giocattolo, angoli nascosti, passaggi segreti.
Possiamo giocare.
Ecco perché lo amiamo.
E non ci dà fastidio se è un po' consumato.
Ha un difetto, un unico difetto.
Non possiamo uscire.
La porta di uscita non c'è.
Per quanto possa sembrare strano, questa storia è tutta ambientata in un grattacielo, dove vivono Dino, Andi, Toni e Monika. Non ci sono altri luoghi perché questo grattacielo nemmeno ce l'ha, un'uscita. Si vive e si lavora lì dentro, nessuno sa cosa ci sia fuori, nessuno se n'è mai andato.
Sul tetto si gioca a pallacanestro e se la palla finisce oltre il margine, pazienza. Sul tetto ci si incontra, si discute, si balla, si mangia e anche ci si innamora. L'immaginazione dei quattro protagonisti si spinge fino a ipotizzare cosa potrebbe accadere se qualcuno di loro cercasse il modo di andare via. Ma le domande sul mondo di fuori sono tante e nessuno sembra avere le risposte.
Che significato hanno le parole scelta, libertà e futuro? E poi perché l'amministratore del condominio non si fa mai vedere, e chi è il silenzioso spazzino che osserva ogni cosa?

Un breve testo teatrale drammatico quanto sconvolgente, perché ha la capacità di essere spaventoso e allo stesso tempo romantico.

Se questa storia ti è piaciuta puoi avvicinarti alla collana di letteratura teatrale I gabbiani

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