Nella tua pelle

Bompiani, 2024
Alla fine della guerra ci sono gli orfani dei morti e ci sono i figli dei vivi. 
E poi ci sono gli orfani dei vivi. (...)
Sono orfani dei vivi perché  hanno una madre, che è stata costretta prima a farli e poi a disfarsi di loro, e hanno perfino due padri.
Tra le cose tremende che capitano in guerra, ce n'è una che non si racconta mai, che rimane nascosta e segreta quando accade e poi anche negli anni futuri. Questa storia mette al centro proprio questo non detto, e anzi senza girarci troppo intorno lo rivela già nelle prime righe: non sono poche le donne violate dai soldati nemici, che magari rimangono anche incinte. Come spiegare alla famiglia, magari al marito al fronte, a vicini e conoscenti cos'è successo? Che fare di quella vita ora? Come trovare la forza per amarla, crescerla in casa?
Esistevano istituti, detti "per i figli della guerra", in cui tanti bambini venivano lasciati di nascosto, facendo perdere le proprie tracce, perché qualcun altro se ne prendesse cura.
Giovanna, Caterina e Vittorio hanno passato la loro infanzia, come tantissimi altri, nell'istituto di Portogruaro, ed è l'unico mondo e l'unica famiglia che conoscono. Forse ne sognano una, forse vogliono rimanere lì  per sempre. Ma certe cose non si possono scegliere. L'importante è scegliere bene quando si può,  capire ciò  che si vuole e avere la prontezza per lottare nella direzione giusta. 

Commenti

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22/08/2024 14:48 - Vigevano. "Gianni Cordone"

Perché ha senso leggerlo?

Perché ti permette di non arrenderti davanti a delle paure, ma di farti andare avanti a testa alta rimanendo sempre in compagnia dell'amicizia.

In una riga?

Parla di tre bambini di nome Giovanna, Vittorio e Caterina che appartengono alla famiglia " per figli della guerra". Giovanna e Caterina vorrebbero conoscere i loro genitori e forse un giorno ci riusciranno, invece Vittorio preferisce trascorrere del tempo in compagnia del suo amico dottore.