Lo chiamavano Tempesta

De Agostini, 2024
Con la fine di Matteotti, sequestrato e ucciso da cinque sicari il 10 giugno 1924, comincia per l’Italia la dittatura fascista. In queste pagine viene raccontata la vita del deputato socialista – di carattere tanto energico, combattivo e rigoroso da essere chiamato “Tempesta” – che ha difeso la nostra libertà minacciata. Dalle prime esperienze nel Polesine alla lotta per la giustizia sociale, dall’amore per la moglie Velia a quello per lo studio, la scuola e la pace, Matteotti si è sempre speso senza risparmio. Tra i primi a comprendere la vera natura del fascismo, non ha esitato a denunciarne la violenza, i soprusi e il malaffare, divenendo il più temibile avversario di Mussolini. L’autore qui ricostruisce passo dopo passo il piano squadrista per eliminarlo, assieme agli eventi successivi che hanno fatto da spartiacque nella storia del nostro Paese: le reazioni politiche e l’Aventino, le indagini sul delitto e il processo-farsa, fino all’assunzione di responsabilità di Mussolini e la soppressione dei diritti.

Commenti

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586878
25/08/2024 11:36 - Dorno "Dino Laboranti"

Perché ha senso leggerlo?

Questo libro mi ha interessato moltissimo,la storia è fondamentale,e mi piace storia,quindi ho scelto apposta questo libro.Leggere questo racconto è come immaginare un nuovo mondo.

In una riga?

Matteoti,un uomo, sfida tutte le ingiustizie politiche sfidando specialmente il fascismo.

Ti è venuta in mente qualche altra storia che per qualche motivo ci assomiglia?

No,non mi è venuto in mente nessuna altra storia storia che ci assomiglia.