l senso di pace che si celava nella taiga in inverno era maggiore che negli angoli più tranquilli della città, ma qui tutto era permeato anche da uno slancio particolare: succoso, elastico, come le zampe di un puma pronto a sferrare l'attacco mortale.
Nella taiga siberiana è inverno e tutto è coperto da un pesante strato di neve. Tre uomini, un ragazzo e un husky trasportano tutto l'occorrente per la caccia verso un rifugio che li ospiterà per un lungo mese. Dima ha quattordici anni, ed è dall'inizio dell'estate che aspetta questo momento: dichiarare aperta la caccia allo zibellino e mettersi sulle tracce dell'animale insieme allo zio, al padre e a un loro amico. Non ha mai sparato a un animale, e non ha nessuna terribile cicatrice procurata da una bestia feroce da mostrare agli amici. Ma presto il suo sogno si avvererà e avrà finalmente delle storie eroiche da raccontare. I preparativi sono snervanti: trappole da posizionare, tracce da seguire, lunghi appostamenti al gelo. Dima invece vorrebbe solamente imbracciare il fucile e stanare qualche animale. Ma quello che gli appare davanti agli occhi mentre scruta la taiga non è né un lupo, né un orso: è un corvo. Appollaiato su un larice fissa il ragazzo con profondi occhi neri. L'animale si ripresenterà al rifugio nei giorni successivi, e comincerà a mangiare la carne delle trappole rendendole inefficaci per gli zibellini.
Che cosa vuole? Perché interferisce così tanto con l'operato dei cacciatori?
Che cosa vuole? Perché interferisce così tanto con l'operato dei cacciatori?
Commenti
Amore
01/06/2024 11:33 - Vigevano. "Gianni Cordone"
Perché ha senso leggerlo?
Parla di un corvo
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