Blackwater. La piena

Beat, 2023, Traduzione di Elena Cantoni, 256 pagine
La cosa gli bloccò le braccia lungo i fianchi con una forza tale che le ossa si frantumarono dall'interno, gli spremette i polmoni finché restarono senz'aria, e lui si preparò ad affrontare la lingua nera e ruvida che gli avrebbe cavato gli occhi.  
Nel 1919, la città di Perdido, in Alabama, alla confluenza dei fiumi Blackwater e Perdido viene letteralmente sommersa dall'acqua. Una piena dalle proporzioni inaudite copre, distrugge, risucchia, porta via case, negozi, scuole, cimiteri, lasciando cadaveri di persone e animali galleggiare per giorni, cibo perfetto per gli alligatori nascosti nel fondale putrido. 
Le tre segherie, che offrono lavoro a tutti, subiscono danni inestimabili, solo la Chiesa, costruita sopra la collina, sembra non riportarne nessuno. Appena l'acqua inizia a ritirarsi qualcuno decide di tornare in città per capire a quanto ammonta il danno e qui il giovane Oscar, rampollo di una delle famiglie più in vista della cittadina, i Caskey, salva dalle acque Elinor Dammert, una donna dai lunghi capelli rossi e dal portamento elegante. La donna fa subito parlare di sé, ha un passato misterioso, non si sa bene cosa facesse nell'unico albergo cittadino, chiusa in una delle stanze ai piani alti, ma soprattutto nessuno si chiede come abbia fatto a sopravvivere senza acqua potabile per tutti quei giorni. Nasconde qualcosa? Chi è e da dove viene? E perché sembra così interessata all'acqua, tanto da passare ore e ore a nuotare nel Perdido attraversando il terribile gorgo alla confluenza dei fiumi? 
Solo la vecchia Mary-Love non crede alle lusinghe della donna, percepisce un pericolo e decide, suo malgrado, di ostacolarla con ogni mezzo; peccato che Elinor si sia già insediata nella vita cittadina e stia prendendo sempre più spazio e potere.

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