Il ragazzo aveva dodici anni e si chiamava Buddy. Il suo vero nome non era quello, però. Il suo vero nome era Charlie, ma tutti lo chiamavano Buddy. Era piccolo per la sua età, e il mondo in cui viveva era piccolo anch'esso. O, piuttosto, uno solo dei suoi mondi lo era, perché lui conduceva due vite contemporaneamente.
Fa troppo caldo quella notte nel caseggiato popolare, e Buddy pensa bene di spostarsi fuori, sulla scala antincendio, dove di tanto in tanto passa qualche filo di vento. Anzi, meglio salire all'ultimo piano, che c'è più aria. Così il ragazzo si sdraia, e si addormenta in un attimo. Ma in un attimo si sveglia, perché dalla portafinestra che ha davanti filtra una luce fastidiosa. Apre gli occhi, mette a fuoco, e si trova di fronte una strana scena: un uomo addormentato su una sedia, e una donna che sembra volergli sottrarre qualcosa. Poi c'è una colluttazione, entra un altro uomo, e il primo finisce con un coltello piantato nella schiena. Buddy scappa come può, racconta tutto al padre, che però la prende per una delle solite bugie del figlio, che in effetti spesso si diverte alle sue spalle inventando cose assurde. Buddy per questo eccesso di immaginazione viene punito e chiuso in camera. Terrorizzato, riesce a scappare al commissariato di polizia, e a raccontare tutto. Ma viene riportato a casa come un monello che ne ha combinata una di troppo: ma i vicini del piano di sopra ora sanno che Buddy sa...
Perché è molto scorrevole e con suspense. Ti lacia col fiato quando lo leggi. Io l'ho letto tutto in una volta perché non vuoi smettere di leggerlo, non vuoi aspettare per sapere cose succede dopo. Era da tanto tempo che non leggevo una roba simile da lasciarmi così. È anche molto breve (108 pag., infatti l'ho letto in una volta)
La storia raccontata ti tiene con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.
In una riga?
Il protagonista assiste ad un omicidio e quando racconta quanto ha visto nessuno gli crede, neanche la polizia. Fino all'ultimo rischierà la sua vita, e alla fine diventerà membro della squadra investigativa.
ALIXWGF
29/08/2022 17:55 - Vigevano. "Gianni Cordone"
Perché ha senso leggerlo?
Per chi piace il giallo e gli omicidi, questo è il libro giusto.
In una riga?
SCAPPA, non fidarti dei vicini.
Se vuoi, scrivi un messaggio per chi lo ha scritto
Io, questo libro lo trovo un pò corto, ma la trama non è niente male.
Ti è venuta in mente qualche altra storia che per qualche motivo ci assomiglia?
Assomiglia al libro " Il gioco dell'assassino" perchè tutti e due i personaggi scappano dall'assassino
sfamiliari
09/08/2022 14:47 - Vigevano. "Lucio Mastronardi"
Perché ha senso leggerlo?
il genere giallo è il mio preferito e il titolo mi ispirava sin dal primo momento
In una riga?
libro bello con molti colpi di scena
Vikitoria_109
04/08/2022 15:06 - Vigevano. "Gianni Cordone"
Perché ha senso leggerlo?
ha senso leggerlo perché ti fa capire che non sempre le persone credono a ciò che dici e che bisogna impegnarsi per farsi credere dalla gente
In una riga?
un ragazzo che cerca di farsi credere, ma con scarsi risultati
Secondo me ha senso leggere questo libro per coloro che sono appassionati di libri di genere giallo e soprattutto per ragazzi che cercano un libro ricco di azione e suspense
Se questo libro fosse un luogo?
In una riga?
libro giallo per ragazzi coraggiosi in cerca di storie intriganti e ricchi di suspense
Se vuoi, scrivi un messaggio per chi lo ha scritto
Grazie all'autore per aver scritto questo bellissimo libro e per avermi fatto leggere per la prima volta vere pagine piene zeppe di intrighi, impicci, timore e ansia
Leo
02/07/2022 12:58 - Vigevano. "Gianni Cordone"
Perché ha senso leggerlo?
Perché c'è molta suspence, è veloce e scorrevole
Se questo libro fosse un luogo?
In una riga?
Un ragazzino è testimone di un omicidio, ma nessuno vuole credergli.
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