La figlia del guardiano

Mondadori, 2017
Quello era il quarto giorno delle vacanze estive dei miei dodici anni, e avevo deciso che Eloda Pupko sarebbe diventata mia madre.

Cammie è una ragazzina qualsiasi degli anni Cinquanta e vive in una tranquilla città della provincia americana: ha una migliore amica bellissima, che adora, guarda programmi televisivi per teenagers, ha una passione per il baseball. Solo che ha per governante una detenuta che abita fra le quattro mura di una prigione. Suo padre, un uomo splendido e silenzioso, è il guardiano, il direttore del carcere. Sua madre invece non c’è più, è morta in un tragico incidente, quando Cammie era molto piccola. Ecco perché sente che all’alba dei suoi tredici anni deve trovare una donna che voglia farle da mamma. Ha due candidate, la chiassosa Boo Boo, una ex borseggiatrice, che profuma di fragola e ha le unghie lunghissime e colorate, che travolge Cammie di affetto e allegria, e poi Eloda Pupko, detenuta taciturna e misteriosa, che si occupa di lei e della casa, che Cammie cerca disperatamente di conquistare, nonostante lei non sembri affatto tagliata, né disponibile per questo ruolo. Ma il bisogno di Cammie è più forte di qualsiasi altra cosa, e nell’estate del 1959, fra corse spericolate in bici, banana split e detenuti pericolosi, la sua vita avrà una svolta, non di certo quella che lei si attendeva…

Commenti

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giogio2
06/09/2021 11:46 - Vigevano. "Lucio Mastronardi"

Perché ha senso leggerlo?

L’autore fa fare al lettore un viaggio nei sentimenti della protagonista, dalla forte mancanza della figura materna, alla rabbia che prova quando non riesce ad ottenere l’amore che desidererebbe ricevere dalla madre prescelta fino alla comprensione che la realtà non può essere cambiata. Grazie a questa indagine nei sentimenti il libro mi è piaciuto moltissimo. L’autore tratta temi importanti come la famiglia, l’amicizia, l’adolescenza, il lutto per un genitore facendo un’analisi completa e coinvolgente della vicenda della protagonista senza però renderla triste. A parer mio questo libro trasmette messaggi molto importanti: insegna che molto spesso diamo per scontato ciò che abbiamo senza apprezzarne il valore e altre volte proviamo con tutte le nostre forze ad ottenere ciò che desideriamo ma alla fine ci scontriamo con la realtà e dobbiamo imparare a conviverci.

In una riga?

crescere e accettare la realtà è difficile ma inevitabile

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ricky8
06/09/2021 20:14 - Vigevano. "Gianni Cordone"

Perché ha senso leggerlo?

Ha senso leggerlo perchè è un libro che trasmette emozioni.

Se questo libro fosse un luogo?

In una riga?

Una ragazzina cerca l'affetto di una mamma che non ha mai avuto

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ricky8
06/09/2021 20:14 - Vigevano. "Gianni Cordone"

Perché ha senso leggerlo?

Ha senso leggerlo perchè è un libro che trasmette emozioni.

Se questo libro fosse un luogo?

In una riga?

Una ragazzina cerca l'affetto di una mamma che non ha mai avuto

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Auriauri
20/07/2021 13:18 - Mortara. Civico 17 "Francesco Pezza"

Perché ha senso leggerlo?

Perché è un racconto molto profondo ma divertente

In una riga?

Parla di una ragazza che cerca quello che le è stato tolto quando era bambina, la mamma e la cerca proprio nel carcere dove suo papà è il guardiano

Ti è venuta in mente qualche altra storia che per qualche motivo ci assomiglia?

No

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gmaggioni
25/06/2021 10:31 - Vigevano. "Lucio Mastronardi"

Perché ha senso leggerlo?

Ha senso leggere questo libro perché ti fa riflettere su quanto si è fortunati, nella sfortuna di una perdita, ad avere accanto qualcuno che tiene alla tua felicità anche facendo dei sacrifici.

Se questo libro fosse un luogo?

Ti è venuta in mente una musica o una canzone?

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In una riga?

Una ragazza con tanta rabbia che ritrova la pace in se stessa.

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Mi è piaciuto molto la divisione dei vari capitoli, perchè non erano lunghi ed erano sempre strettamente collegati tra loro magari con una parola o frase.